Decidere quale cibo dare al proprio gatto è una delle scelte più importanti per la salute e il benessere del proprio amico felino.
Si sa che un’alimentazione naturale, sana ed equilibrata è consigliata a tutti: umani, cani e gatti. Il legame stretto tra ciò che si mangia, lo stato di salute e lo svilupparsi di alcune malattie è riconosciuto fin dall’antichità. Questo concetto, fortunatamente, si è esteso, con gli anni, anche al mondo del pet food.
Oggi, grazie agli innumerevoli studi clinici fatti nel campo dell’alimentazione veterinaria (1), i proprietari di animali domestici sono sempre più consapevoli di non poterli nutrire con gli avanzi o gli scarti della cucina casalinga. Infatti, gatti e cani hanno fabbisogni ed esigenze nutrizionali molto diversi rispetto a noi umani. Basti pensare, per esempio, che mediamente l’uomo ha bisogno del 15% di calorie provenienti da proteine, mentre il cane del 35% e il gatto addirittura del 45%.
Come deve essere l’Alimentazione del Gatto
Il gatto è un carnivoro puro e un cacciatore solitario. Si nutre prevalentemente di carne o di piccole prede vive che ama cacciare: fa fatica a sopravvivere senza l’assunzione di proteine animali. Solo il 20% circa della dieta giornaliera è costituita da alimenti di derivazione non carnea. Necessita di proteine animali per un cuore forte, una buona visione e un sistema riproduttivo sano.
Il metabolismo energetico del gatto è strettamente legato a quello proteico, infatti non ha bisogno di carboidrati.
Una richiesta proteica elevata è fondamentalmente legata a un’alta attività enzimatica del fegato, che rimuove i gruppi aminici dagli aminoacidi, così che il chetoacido che ne deriva possa essere usato per l’energia o per la produzione del glucosio.
Nella dieta del gatto non possono mancare proteine, vitamine, minerali e aminoacidi.
Arginina e Taurina per il Gatto
I gatti hanno necessità di due specifici aminoacidi: arginina e taurina. Una dieta carente di arginina, può provocare uno stato di iperammoniemia in breve tempo, ovvero l’eccessivo contenuto nel sangue di ammoniaca, che si può verificare in caso di grave compromissione funzionale del fegato e in alcune affezioni ereditarie del metabolismo. Dal momento che la dieta del gatto è, normalmente, altamente proteica, questa condizione è rara, a meno che l’animale non venga alimentato per un lungo periodo con una dieta specifica per il cane.
La taurina è un aminoacido essenziale per la coniugazione degli acidi biliari, per il funzionamento della retina e per l’attività miocardica. È anche indispensabile per l’attività riproduttiva della gatta e presenta una notevole proprietà antiossidante.
Le Carenze Nutrizionali nel Gatto
I gatti non possono convertire il triptofano in niacina (vitamina B3), le cui richieste sono dunque più elevate. Una carenza di niacina può causare la perdita di appetito e di peso, gengive rosse, afte in bocca e diarrea.
Un’altra richiesta particolare riguarda la piridossina (vitamina B6), in quanto costituisce il gruppo prostetico di tutte le transaminasi. Una carenza di vitamina B6 nel gatto può provocare debolezza, irritabilità, malattie cutanee e infiammazione della cavità orale.
Infine, i gatti non sono in grado di sintetizzare la vitamina A e, pertanto, devono assumerla direttamente con la dieta. Una carenza può portare sintomi quali: vomito, letargia e inappetenza.
La Dieta Casalinga e il Rischio Sbilanciamento
Per dieta casalinga non si intendono gli avanzi della tavola, ma si intende un alimento completo e bilanciato, ottenuto miscelando correttamente gli ingredienti, in modo da soddisfare il fabbisogno del proprio gatto.
E’ molto difficile fornire un’alimentazione equilibrata con preparazioni casalinghe, in quanto ciò richiede una conoscenza approfondita della fisiologia del gatto. Uno dei maggiori rischi degli alimenti preparati in casa è quello di offrire una nutrizione non bilanciata, che a lungo andare può ripercuotersi sulla salute del nostro animale.
In uno studio sulla dieta casalinga, è emerso che spesso i proprietari non seguono correttamente le prescrizioni dei veterinari nutrizionisti (2) e, quindi, non forniscono le vitamine, i minerali o gli amminoacidi necessari ai propri animali. Tutte queste alterazioni rendono la composizione nutrizionale delle diete imprevedibile e, probabilmente, squilibrata (3).
Anche se gli alimenti preparati in casa potrebbero essere uno strumento utile per la gestione nutrizionale dei gatti con determinate malattie, non tutti i proprietari sono in grado di utilizzarli in modo appropriato e di aderirvi per un lungo periodo di tempo. Questo problema deve essere preso in considerazione quando si sceglie di adottare una dieta casalinga.
La Dieta Cruda (BARF) Pro e Contro
Il nome di questa particolare dieta è un acronimo che significa bones and raw foods, cioè ossa e cibi crudi. Questa definizione si riferisce alla composizione della dieta, che prevede alimenti crudi di origine animale e di ossa. Il principio è quello di fornire un alimento che sia il più possibile simile a quello dei cani selvatici.
I sostenitori della dieta BARF affermano che una dieta naturale, basata su carne cruda, ossa e organi, sia nutrizionalmente superiore ai mangimi commerciali. I critici della dieta BARF, invece, discutono sui rischi, come sbilanciamenti nutrizionali, perforazioni intestinali e intossicazioni alimentari che per loro pesano più dei benefici (4). Negli USA, l’American Animal Hospital Association, mette in guardia contro il rischio di avvelenamento da salmonella sia per il gatto che per i membri umani della famiglia.
Prima di decidere se utilizzare o meno una dieta BARF, occorre riflettere sugli aspetti sopra citati, ma anche sulla gestione spesso non semplice e poco comoda della carne cruda.
Alcuni propositori delle diete a crudo raccomandano la supervisione di un veterinario o di un veterinario nutrizionista per verificare l’adeguatezza dell’alimentazione. Questo regime alimentare non è adatto a tutti o facile da seguire.
Cibo Commerciale: umido e secco
Scegliendo un’alimentazione di tipo commerciale si scelgono la praticità, la facilità di impiego e di conservazione, la velocità nel preparare i pasti e la comodità in caso di viaggi. Tuttavia, il cibo secco, come le crocchette, va evitato ai gatti. Basti pensare che essi, si sono evoluti per ottenere quasi tutto il loro apporto di liquidi dal cibo che mangiano. Un topo, tipica preda del gatto, è composto per il 70% da acqua. Il cibo croccante secco contiene troppi carboidrati e troppa poca umidità per essere un alimento appropriato per i nostri felini.
Se si alimenta un gatto con una dieta ricca di carboidrati, come nel caso delle crocchette, l’animale può diventare dipendente dal glucosio ematico “alto” che questo tipo di cibo fornisce. Questi gatti sono generalmente affamati per la maggior parte del tempo e continuano a chiedere sempre più cibo. Quasi tutti i mangimi sono fortemente aromatizzati con esaltatori di appetibilità e questo è un altro motivo per cui alcuni gatti ne sono così entusiasti. Vi sono veterinari che ritengono che la crocchetta sia la causa della disidratazione in questi animali.
Le crocchette, generalmente, vengono estruse, ovvero sono scaldate a temperature elevate. In questo modo vengono distrutte quasi tutte le sostanze nutritive: vitamine, minerali, aminoacidi e sostanze vegetali (5). Anche se vengono utilizzate materie prime di qualità, vengono distrutti tutti i nutrienti durante il processo di preparazione. Inoltre, le crocchette sono particolarmente soggette alle muffe per il loro alto contenuto di cereali.
Le scatolette di cibo umido per i gatti dovrebbe avere un’etichetta trasparente: dovrebbero essere elencati tutti i singoli ingredienti contenuti; tali mangimi, per fornire un nutrimento completo, dovrebbero contenere verdure ed erbe aromatiche, vitamine di sintesi e non dovrebbe esserci nessun additivo. Gli additivi contenuti nei cibi commerciali possono provocare allergie ai gatti.
Va ricordato che l’alluminio, presente nelle lattine di cibo per gatti, entra in contatto con il cibo cotto e cede una concentrazione di metallo al contenuto: col passare degli anni, esso si deposita nei tessuti del corpo e diventa una pericolosa neurotossina per gli animali domestici (6).
In conclusione, un’alimentazione ricca di cibi trasformati, troppo cotti e pieni di additivi, non è salutare per i nostri amici animali, poiché può creare infiammazioni e trasformare i grassi in sostanze tossiche (7). Ciò che crea o promuove l’infiammazione nel corpo aumenta il rischio di malattie (8).
Quale è il Miglior Cibo per il Gatto?
Attualmente esiste la possibilità di somministrare al proprio gatto il cibo liofilizzato, a cui si aggiunge solo dell’acqua ed il pasto è pronto! E’ molto simile a quello crudo, quindi analogo a quello che mangerebbero in natura, con ingredienti inalterati e biodisponibili.
Il cibo liofilizzato per gatti della Pure Pet Food, è sano, grazie alla tecnologia di crioessicazione, che garantisce la conservazione della carne, senza esporla a temperature e pressioni elevate, mantenendone la vera consistenza senza alcun conservante. Le pietanze crioessicate sono il modo più semplice per garantire al vostro gatto le sostanze nutritive e i benefici di una dieta cruda, senza doversi occupare della loro preparazione e senza la necessità di conservarle in un congelatore.
Il cibo liofilizzato per gatti della Pure Pet Food, si può acquistare sul sito della Fitopets.com.Il cibo liofilizzato è tra le opzioni più naturali e pratiche oggi in commercio, per i gatti.
Riferimenti
- 1-https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/20662965
- 2- https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pmc/articles/PMC4473168/
- 3 – https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/18656841
- 4- https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pmc/articles/PMC3003575/#b10-cvj_01_50
- 5- Jutta Ziegler Il Manuale completo della salute del cane e del gatto
- 6 – https://www.fitopets.com/blog/i-5-pericoli-del-cibo-cotto-per-cani
- 7- https://onlinelibrary.wiley.com/doi/full/10.1111/j.1939-1676.2011.00836.x
- 8- https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/25866155