Le bacche di Goji ormai sono conosciute dalla stragrande maggioranza delle persone. Chi si è avvicinato perché attratto dal fatto che sono delle bacche, chi dal colore. E’ certo, però, che una volta provate, tutti sono rimasti piacevolmente sorpresi dal sapore gradevole e diverso dal solito, che queste bacche possono fornire. Se poi a tutto questo si aggiunge il piacevole effetto energetico, che molti fin da subito riescono a percepire, oppure quello di riduzione della fame, se utilizzate come spuntino tra i vari pasti principali, allora il gioco è fatto.
Cosa sono le bacche di goji
Bisogna dire che le bacche goji, che come nome scientifico della specie vegetale hanno Lycium barbarum L., hanno un gruppo particolare di polisaccaridi. L’acronimo di questo gruppo è proprio LBP, ovvero il nome da questa pianta. Proprio questo gruppo di polisaccaridi presenta una doppia funzione, sia antipoliferativa, che antiossidante. La doppia azione che svolge ha effetti protettivi sulla salute dell’essere umano, ed è per questo che le bacche di goji sono molto consumate. Dunque, alla luce di tutto questo, e prendendo in considerazione che le bacche di goji sono consumate comunemente in Oriente tutti i giorni. Quindi è possibile, senza nessun pregiudizio, consumare queste bacche dalle proprietà incredibili in maniera regolare, senza nessun timore particolare.
Come si presentano e come si conservano
Le bacche di goji, come sappiamo, sono dei piccoli frutti che presentano un colore rosso vivo e una lunghezza che varia dagli 8 ai 20 mm, con un diametro di circa 5-10 mm. Queste bacche hanno un tempo di maturazione che va dal mese di Luglio a quello di Ottobre. Ogni frutto contiene da 10 a 60 semi piccoli e di colore giallo, con una forma leggermente ricurve. Consumate fresche, queste bacche hanno un leggero sapore amarognolo, che invece varia nel momento in cui sono sottoposte al processo di essiccazione naturale. Questo tipo di lavorazione viene effettuata in maniera naturale, sfruttando il sole e l’aria aperta, dove le bacche vengono riposte per un periodo che varia dai 5 ai 7 giorni. Semplicemente, l’acqua all’interno del frutto si elimina, così che le bacche naturalmente diventano essiccate, così come poi si ritrovano in commercio. Tutto questo aumenta la durata della conservazione, e consente a tutti gli elementi nutrizionali di potersi concentrare all’interno del frutto, dandole anche un gusto decisamente molto più dolce.
Longan
Quando parliamo del longan, ci stiamo riferendo ad un frutto, con un valore nutritivo molto alto, ed un gusto veramente unico. Si tratta del cugino del litchi, e nasce nel Sud-Est asiatico e in Cina, con un aspetto molto simile a questo frutto, solo con una pelle di colore marrone ed un sapore decisamente più dolce. Può essere utilizzato come spuntino, visto che contiene un numero bassissimo di calorie, solamente 2 per ogni frutto, e zero grammi di grassi. Il longan è un’ottima fonte di vitamina C, basti pensare che mezza tazza consente di ottenere l’80% del fabbisogno giornaliero. Oltre alla vitamina C, indispensabile per far sì che il corpo assorba al meglio il ferro presente negli altri alimenti, il longan apporta anche tantissimi minerali e tra questi: il potassio, il fosforo, il ferro, il magnesio, e il manganese. Il longan è anche una fonte importante di antiossidanti, e nella medicina cinese da secoli è usato come tonico naturale per combattere l’invecchiamento della pelle, e per stimolare il cervello e la memoria.
Noci
Le noci rappresentano il frutto più ricco in assoluto di rame e zinco, oltre a contenere fosforo, calcio, ferro e potassio. Si tratta di un frutto oleoso, con un potere calorico molto alto, circa 580 kilocalorie per 100 gr, e ricco di sostanze nutritive. Tra le varie vitamine che presenta, possiamo elencare la A, B1, B6, F, C e P, oltre ai grassi polinsaturi che consentono di combattere il colesterolo cattivo. Secondo diverse ricerche effettuate, le noci hanno proprietà antitumorali molto importanti, e questo grazie alla presenza, in maniera abbondante, di Omega3, e di un alto contenuto di antiossidanti. Oltre a questo, importanti sono anche le proprietà diuretiche e digestive, grazie all’acido alfa-linoleico. Ma le noci offrono anche una rilevante presenza di un aminoacido essenziale come l’arginina, indispensabile per prevenire l’arteriosclerosi, fornendo nitrossido alle pareti delle arterie. Per concludere, a tutto quello che già abbiamo elencato, possiamo aggiungere altre proprietà importanti, come per esempio quelle: antianemiche, drenanti, energetiche, lassative, nutrienti, rimineralizzanti, vermifughe.
I pinoli
I pinoli sono i semi che vengono prodotti dal pino, la pianta che produce le pigne e che al suo interno, avvolti da un guscio solido che prende il nome di strobilo, ci sono appunto i pinoli. I pinoli hanno una composizione particolare che vede: il 3% di acqua, il 65% di grassi, il 13% di carboidrati, il 14% di proteine, amido, ceneri e fibre alimentari, con una discreta presenza di minerali come il manganese, ferro, magnesio, potassio, fosforo, calcio, zinco e sodio. Le vitamine presenti all’interno dei pinoli, invece, sono la A, diverse del gruppo B, quali B1, B2, B5 e B6, la vitamina E, J, K e la C in percentuale molto bassa. Completano il quadro: saccarosio, destrosio e fruttosio gli zuccheri, mentre per gli aminoacidi troviamo l’acido aspartico e il glutammico, l’alanina, l’arginina, la valina, il triptofano, la tirosina, la serina, la prolina, la leucina, la glicina, la fenilananina e la cistina. Anche se poco utilizzati, i pinoli sono un integratore alimentare naturale, e possono garantire un apporto energetico importantissimo al nostro corpo.